Ti aspetterò qui a maggio
Con i tuoi occhi chiari
e la tua pelle fresca
la tua risata a scroscio
e i tuoi capelli biondi
Ti immagino già a maggio
Con un vestito giallo
e s'illuminerà il mondo
attorno a quella danza
leggera che è il tuo passo
E so che tu qui a maggio
Profumerai di rose
e di speranze e attese
dopo quei mesi vuoti
lungo l'inverno cieco
Tra le tue braccia a maggio
Sussurrerò parole
come preghiere mute
sulle tue labbra schiuse
perché sarai tornata
Arriverai di maggio.
E ti farò l'amore
nella luce d'ombra
dei portoni oscuri
della città vecchia
I miei vent'anni
arrabbiati.
E la voglia di
libertà.
I miei trent'anni
addomesticati.
E la voglia di
libertà.
I miei quarant'anni
dubbiosi.
E la voglia di
libertà.
Poi l'esplosione
ribelle
dei miei cinquanta.
La voglia di andare.
Il vento che soffia
la libertà
(ri)conquistata.
E camminare
senza voltarmi indietro
perché da quando ho cominciato
ad andare
ho perso la strada.
Del ritorno.
Ti risveglio
ogni mattino
regalandoti il sole
e un buongiorno festoso
E alla notte ti accolgo
tra le braccia,
sul giardino del mio petto
che pigra inanelli
con le tue dita sottili
E così ti addormenti
mentre mi sorridi...
E parlare, parlare, parlare
con te...
Sino a sentirci sfiniti,
svuotati,
felici di aver detto
tutto
e sapere però
di avere ancora
tutto da dirci.
... mi avevi promesso
che saresti rimasta,
qualunque cosa
ci fosse successa,
a camminare con me
e non mi avresti lasciato
e mi avresti tenuto la mano
anche se amarmi
non ti fosse più stato
possibile...