Nel tuo sguardo
mi riconosco,
mentre mi sorridi,
con gli occhi
e con le mani cieche
mi impari a memoria,
sulla punta delle dita...
E capisco che
prima di te
nessuno mi aveva
mai guardato...
Categoria: stanze conosciute
Cresciamo, noi maschi,
col mito di Ulisse,
le avventure da vivere
e una donna
ci aspetta,
in una terra lontana,
ignota e amata
al contempo.
E mi sorprendo
a pensare
che l'Odisseo fuggiasco
invece sei tu,
la tua fame di vita
la scoperta di cose sognate...
E nelle case del mondo
In cui mi dai appuntamento
io tesso paziente
i miei giorni,
i minuti, le ore
in attesa di te
nel nostro prossimo incontro...
Trascorrere con te
una giornata
tutta intera
e scriverti mille
cose.
E ancora una.
E un'altra ancora.
E avere ancora voglia
di parlarti
e ascoltare
la tua voce che mi dice
che ho il diritto
di sognare.
Guardi a ovest.
Il sole è tramontato
dietro le montagne.
Resta ancora un bagliore,
prima che si faccia
completamente
buio.
Quando eri bambina
trascorrevi le vacanze estive
in Sardegna, con i nonni.
Anche allora,
alla sera, quando
la nostalgia ti pungeva
gli occhi, guardavi
le montagne e pensavi
che dietro le loro cime
oltre il mare
c'era la tua vita di sempre...
Ho piantato una bandiera,
sulla carta
geografica, per segnare
i posti dove
sono stata. E per quanto siano
tanti, il mondo
è così immenso,
che la mappa
quasi sembra intonsa.
Ho imparato
con il tempo che è il ritorno
che dà senso
ad ogni viaggio,
che a ogni andare
segue sempre
un ritornare che non
necessariamente
vuole dire rientro a casa.
Ho imparato poi che,
a volte quella casa
non è un luogo ma
qualcuno.