
The Post, Steven Spielberg, 2017
Cala quattro assi sul tavolo questo film, molto bello, davvero.
Steven Spielberg, alla regia; Merryl Streep e Tom Hanks nei ruoli principali; Josh Singer (come dimenticare “Il caso Spotlight”?) che scrive la sceneggiatura a quattro mani con la giovane e talentuosa Liz Hannah.
C’è tutta l’America raccontata nella storia di una donna in mezzo a un mondo di squali, tutti maschi. La libertà; la sincerità; il coraggio delle scelte, anche scomode; la presa di coscienza di sé da parte di una donna che passa dal fare la moglie e la madre alla conduzione di un grande gruppo editoriale; l’idea che la stampa sia a sevizio di chi è governato e non di chi governa… le cose alte, insomma; l’entusiasmo; il lavorare sodo.
E una New York che è la sua stessa iconografia, fatta di strade alla mattina presto, illuminate da controluce che sono il marchio di fabbrica di questa città; di viadotti che tagliano il traffico cittadino; della frenesia della gente che lavora.
E poi la redazione del giornale, le rotative che si mettono in moto nei sotterranei, facendo tremare tutto l’edificio sovrastante.
E per di più è una storia vera!
La colonna sonora è la ventottesima collaborazione tra Spielberg e il compositore John Williams.