Daido Moriyama
Le chiesi Lo Straniero. Lei si illuminò, disse che ne aveva più di un’edizione e mi consigliava la Gallimard. Mi aiutò a compilare la scheda per il prestito, avrei dovuto portare una fototessera, per il momento avrebbe firmato lei, invece dei miei genitori. Come stavano, a proposito?
– Si sono separati, – la guardai – Emmanuel.
Marie annuì, mi disse di aspettarla nella stanza degli ordini, un atrio rivestito di moquette verde che sapeva di polvere. Andò a prendermi il libro al piano di sotto, un magazzino sconfinato dove conservavano i volumi che gli addetti facevano arrivare con un montacarichi.
Tornò con il romanzo, lo protese tra le mani, me lo diede. – Leggi Camus e torna subito qui. C’est un rendez-vous.
Tra me e l’appuntamento dei sogni c’era questo libriccino ingiallito.
Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato