Shabbat, Teresa Zanetti, Gerusalemme 2014
C’era pure un intero scaffale brulicante di animali lanuginosi: orsi polari, tigri, cervi, centauri, zebre, scimmie ed elefanti, tutti smarriti senza speranza in un bosco verdeggiante fatto di panno e ovatta colorata. Dall’orologio a muro schizzava fuori ogni quarto d’ora un cucù che non cantava, emetteva solo un rauco latrato.
Misero Hillel seduto in poltrona. Era una poltrona fonda attorniata da grandi filodendri: vi si rannicchiò dentro con i suoi pantaloncini e la maglietta, raccogliendo a sé le gambe.
Stava meditando a proposito dei fanatici, dei quali papà aveva aveva detto che sanno sempre esattamente cosa è bene e cosa è male e cosa è giusto fare, e si chiedeva con un certo sgomento se papà e mamma non fossero per caso fanatici anche loro, solo che lo tenevano nascosto: in fondo anche loro due sapevano sempre tutto.
Amos Oz, Il monte del cattivo consiglio