
Nominava allegramente tutte le cose con il loro nome e non si metteva in soggezione nemmeno davanti alle signore; diceva delle banalità, delle oscurità, delle sconcezze con un non so che di disinvolto e di pacato da sembrare elegante.
Era la spregiudicatezza propria del secolo.
E’ da notarsi che il tempo delle perifrasi in versi è stato il tempo della verità in prosa.
Victor Hugo, Les miserables, parte terza, libro secondo, III. Luc-Esprit