
La festa consiste in una rappresentazione teatrale rievocativa dell’anno 1091, che però rovescia completamente la storia e il senso della storia stessa. Secondo questa rappresentazione, sarebbero stati gli Arabi a tentare la conquista di Sicilia e i Normanni a ricacciarli indietro. Vale a dire l’esatto contrario della realtà dei fatti. Probabilmente alla base della leggenda dev’esserci stata un’incursione di corsari saraceni spacciata per tentativo di re-conquista da parte degli Arabi. Insomma, non si capisce. In ogni caso, nel pieno della battaglia fra il condottiero maomettano Belcane e il cattolicissimo Conte Ruggero, a dirimere la questione si narra che intervenne personalmente lei, la tutt’altro che beata, e anzi bellicosissima, Vergine delle Milizie. Con un arbitro così di parte, Belcane ritirò la squadra e i cristiani vinsero facilmente a tavolino. Fine della (sacra) rappresentazione.
Roberto Alajmo, L’arte di annacarsi – un viaggio in Sicilia