BUONGIORNO!

baustelle

 

– Stiamo morendo di fame, – dissi al padrone. Il coltello lo tenevo sempre nascosto dietro la schiena. – Ma non abbiamo un soldo.

– Ho capito … – fece il padrone annuendo.

Sul bancone era posato un tronchesino per le unghie. Il mio amico e io non staccavamo gli occhi da quell’arnese: era enorme, avrebbe tagliato le unghie di un avvoltoio. Un oggetto ideato per fare qualche brutto scherzo, di sicuro.

– Be’, se avete tanta fame qui c’è pane di tutti i tipi.

– Sì, ma non abbiamo soldi.

– Ho sentito, – disse il padrone con aria annoiata. – Non è necessario che mi paghiate, potete mangiare tutto il pane che volete.

Di nuovo guardai il tronchesino.

– Sono stato chiaro? Siamo qui per commettere un reato.

– Sì, sì …

– Quindi non accettiamo elemosine da un estraneo.

– D’accordo.

– Parlo sul serio.

-Ho capito, – disse di nuovo il padrone annuendo. – Allora facciamo così. Voi prendete tutto il pane che volete, e io vi lancio una maledizione. Vi va bene?

– Una maledizione? Tipo quale?

– Be’, una maledizione non è mai qualcosa di preciso. Non è mica come l’orario dell’autobus!

Murakami Haruki, Gli assalti alle panetterie

 

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