
Uno scrittore è come Dio. Stai lì a pensare ai tuoi personaggi, a cercare qualcosa di interessante (se non proprio sensazionale) che gli possa capitare … E poi ti rendi conto che delle loro vite puoi fare quello che vuoi.
Allora ti dai una calmata, ti viene una specie di remora. Ti senti responsabile.
E a un certo punto capisci che sono loro a vivere e tu semplicemente li osservi. E descrivi quello che fanno.
Forse è così anche per noi, per le nostre “vite reali”, intendo.
Forse siamo in un libro!
Conversazioni con Anna, Teresa Zanetti, 2019