
I Curdi sono un popolo senza terra, quaranta milioni di persone che non possono riconoscersi nazione perché prive di un suolo cui ritenersi appartenenti. All’indomani della sconfitta dell’Impero Ottomano fu promessa loro una terra ma nei primi anni ’20 del ‘900 questa promessa non fu mantenuta. Da allora, smistati su territori diversi, i Curdi vivono come minoranza etnica in Turchia, Iran, Iraq, Siria. Ciononostante cercano di rivendicare la propria identità e di tenere vive le loro radici, la loro lingua, la loro religione … Cosa che diventa sempre più difficile man mano che il tempo passa e ai giovani non si riconosce il diritto di studiare nella propria lingua, a scuola.
La riflessione su che cosa significhi “essere Curdo” prende le mosse dall’assedio di Cizre ad opera dell’esercito Turco, nel 2016, volto proprio a colpire una volta di più la notoria resilienza curda, per aver osato vincere le elezioni ed entrare nel parlamento di Ankara.
Un’occasione unica per riflettere su un dramma silenzioso