Con due panini e due albicocche nel cestino, volo nel sole tiepido della sera.
Hai appena un'ora di tempo da condividere con me, rubata a un giorno nero di malattia e fatiche.
Un regalo inaspettato.
Ti intravedo sul muretto, sotto la pergola all'angolo, coi tuoi vestiti chiari e un cappello di paglia.
E accelero il passo per abbracciarti prima.
E ti scusi, per il sudore di una giornata iniziata troppo presto. Anche se, ora che me lo fai notare, mi rendo conto che non mi dà fastidio.
Gli alberi sono una festa di passeri e fiori mentre mi racconti il tuo domani, guardando lontano come se già lo vedessi.
Poi ti commuovi al pensiero dei miei panini al prosciutto e le albicocche sono il tuo frutto preferito.
E ridiamo scoprendoci le scarpe uguali, granata le tue, le mie bianche. Di migliaia di passi, le tue sbiadite, sporche le mie.
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