Che bella l’amica dello zio!
Che poi, amica … Secondo me è la fidanzata, che l’altro giorno li ho visti mentre si davano un bacio in bocca.
Bleah! Chissà perché ai grandi piace tanto.
A me fa proprio schifo.
Mi si arriccia tutto il naso se penso di toccare con la lingua la lingua di un’altra persona.
Anche toccare la lingua di Gabri mi farebbe schifo. E Gabri mi piace proprio tanto …
Si chiama Milagros. L’amica dello zio, intendo.
Milagros vuol dire miracoli. E già è strano che uno si chiami con un nome plurale. No?
I miracoli sono cose prodigiose. E lei prodigiosa lo è davvero!
Profuma di caramello e sorride sempre e ha i denti grandi e bianchissimi e gli occhi neri. E i capelli lunghi e ricci. Ma ricci grandi.
Racconta che dove viveva lei prima di arrivare qui, il mondo è incredibile. E pure un po’ magico.
Mi canta sempre una canzoncina che parla di un lupo così buono che tutti gli agnelli lo maltrattavano. E di un principe cattivo, di un pirata bizzarro (chissà poi com’è un pirata bizzarro … Forse il gancio, anziché al posto della mano, ce l’ha sul naso o forse semplicemente gli piace solcare i sette mari per sentire il vento nella barba).
E in questa canzone la strega è bella.
E Milagros dice che tutte queste strane cose accadevano tanto tempo fa, quando lei (Milagros) sognava un mondo al contrario.
E poi mi ha confidato un segreto grande che non devo dire a nessuno e si capiva che mi diceva una cosa importante per lei, che non era una storiella che raccontava a un bambino …
Mi ha detto che il suo mondo è al contrario adesso che è qui.
Perché a dicembre, qui, nevica, mentre lei era abituata ad andare al mare, a dicembre …