Julio dei coniglietti

E insomma, questo bambino, ogni volta che sorride, tira fuori dalla bocca un uccellino. O un leprotto.

Così … Sorride e dalle sue labbra appena socchiuse si affaccia, timido, un animaletto. Resta un attimo lì, si guarda attorno curioso, prima a sinistra, poi a destra, come quando attraversi la strada e vuoi assicurarti che non arrivino macchine … e poi fa un balzo e via! Libero nell’aria …

E crescendo non è che le cose cambino.

Un mattino, ad esempio, giovane sposo, si sveglia. Guarda la sua giovane sposa, che ancora sta dormendo, tutta affondata tra il piumone e il cuscino, e le sorride. E dalla bocca si vede far capolino uno stormo intero di farfalle. Non esitano nemmeno un po’. Subito prendono il volo, tutte colorate.

Una sera, è a casa di amici e i bimbi sono tutti insonnoliti, ma hanno ancora voglia di stare svegli e però è davvero troppo tardi così lui li prende tra le sue lunghe braccia di gigante e li mette a letto e mentre li osserva e sorride, uno dopo l’altro, si catapultano dal suo sorriso tutti questi coniglietti saltellanti, che in men che non si dica riempiono la camera dei bambini e i bambini di meraviglia. E quando sono tutti belli meravigliati, poi, si addormentano. Finalmente.

Poi una notte guarda nel buio. È malato e stanco e quasi non vede più. Ma continua a sorridere ed ecco un cigno, bianchissimo. Resta in bilico sul labbro inferiore, giusto un istante, per far capire che è lì anche lui, e poi spalanca le ali, allunga il suo collo lungo, lungo, proprio un collo da cigno, e spicca il volo.

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