“Il cuore sempre a sinistra, colonello?”
Questa domanda che il sarto fa al babbo ogni volta fa scoppiare a ridere tutti e due.
Gli prende le misure, poi gli fa scegliere il modello (che tanto è sempre più o meno lo stesso: la giacca, il gilet, i pantaloni. Il massimo della trasgressione è il doppiopetto) e dopo la stoffa.
E poi gli chiede se il suo cuore sta sempre a sinistra.
Poi cresco e a trent’anni suonati mi capita per le mani Storia di un corpo, di Pennac.
E leggo della prima volta in cui il protagonista va dal sarto.
Si risveglia in me un ricordo. Sembrava perduto per sempre …
E scoppio a ridere anch’io.